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F3. Dopo l’accademia: uno spazio da costruire

Va creato ex novo un percorso post-accademia. È necessario introdurre più spazio per la ricerca, lo studio, la sperimentazione, il confronto, nei primi anni di attività dei giovani artisti.



    tavolo "Dopo l'accademia: uno spazio da costruire"


Report del tavolo 

Necessità di immaginare uno spazio che sia continuo apprendimento (LLL, learning by doing) sia per la pratica artistica che per la condivisione di modelli di gestione e sostenibilità dei progetti, magari applicando nuovi modelli formativi. Uno spazio che abbia la capacità di determinare percorsi professionali e professionalizzanti attraverso la costruzione di una maggiore consapevolezza da parte dei giovani diplomati del proprio lavoro perché possano individuare nuove e personali strategie di autopromozione e politiche di sostegno continuativo in collaborazione con le istituzioni. Uno spazio di valorizzazione del pensiero alternativo dove l’arte trovi il suo ruolo di agente dei processi di trasformazione del territorio e di rigenerazione urbana, creando una relazione sempre più importante tra la dimensione locale dell’agire e la rete internazionale.
premesse
Partendo dal presupposto fondamentale che le Accademie non formino artisti ma persone dotate di senso critico, si è proceduto ad un'analisi del vuoto che si trovano ad affrontare i giovani diplomati al termine dei propri studi accademici. L'argomento è stato analizzato dal punto di vista di chi lo ha vissuto, di chi ha cercato di riempire il vuoto formativo attraverso un percorso di supporto a sé stesso, ad altri giovani artisti e di conseguenza al contesto a cui questi appartengono, grazie a una progettualità basata sull'auto-organizzazione e l'autoproduzione (prendendo le mosse dal case study Cherimus. Si sono valutati pro e contro effettivi, a partire dai punti di forza di queste realtà per creare un modello replicabile. Si evince la mancanza in Italia di una struttura in grado di orientare e indirizzare i ragazzi nel percorso post accademico o che possa supportare eventuali progetti post diploma: le Accademie non si pongono come anello di congiunzione tra gli studenti, le istituzioni e le gallerie. Si è riscontrato infine una difficoltà economica degli attori dell’arte: molti degli artisti o delle realtà invitati a partecipare hanno deciso di rifiutare per principio di difesa del proprio lavoro, considerando inaccettabile che un'istituzione invitasse al dialogo sulle criticità del sistema contando sulle generosità personali delle forze in campo.

Criticità

- Superare la questione del post dal suo inevitabile legame con il pre accademia.

- Difficoltà nell’analizzare percorsi e strategie divincolati dal mercato capitalista e legati a gallerie, curatori ed istituzioni inserite in un processo economico di artisti commercializzabili.

- Immaginare nuovi modelli possibili.

 

proposte
- Orientare all’individuazione di strategie fattive ed fattibili di presentazione / programmazione /; sostegno critico ed economico della produzione artistica prima e dopo l’Accademia. 
- Immaginare un aiuto da parte delle istituzioni, non alla singola produzione delle opere ma ai processi della pratica artistica. 
- Sostenere progetti e diplomati instaurati nella continuità di un percorso del fare artistico. 
- Ripensare le Accademie: stimolando la riforma (reclutamento insegnanti, definizione delle discipline, ecc.); sviluppando e dando maggior valore ai rapporti con l’esterno (ampliando l’archivio di realtà con cui dialogare, aumentando i crediti per le attività esterne); ideando strumenti all’interno dell’accademia che segua i ragazzi nel percorso post-diploma (sportelli di orientamento, network online, ecc.) 
- Applicare nuovi percorsi formativi LLL (Life Long Learning) 
- Istituire un momento ulteriore e cadenzato (ancora più aperto e allargato) di confronto su questo tema.