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A7. Interdisciplinarità o transdisciplinarità?

Come si può delineare un nuovo rapporto tra le istituzioni e la produzione contemporanea, caratterizzata da linguaggi differenti fusi insieme? Le suddivisioni tra musica, teatro, danza, cinema, architettura... sono ancora attuali, o è necessario identificare un nuovo linguaggio che dia vita ad un “sapere autonomo”, con i suoi oggetti e la sua propria metodologia? Può la trasdisciplinarità essere una disciplina a sé, e come tale essere rappresentata nelle istituzioni?

PRINCIPI: 

La transdisciplinarita’ non è un esito ma un MODELLO PROCEDURALE, una attitudine comportamentale, un modo di vedere e interpretare che si basa su un principio olistico secondo cui i saperi, le discipline, i linguaggi, possano essere considerati come una unità, non come una semplice somma delle parti. 

Il principio alla base di questo assunto è che 1 + 1 non fa 2 ma (almeno) 3. Il di più è dato dal valore della relazione tra essi. 
Può essere considerata un superamento, una amplificazione della interdisciplinarieta’. Se l’interdisciplinarietà opera su uno scardinamento dei confini tra le discipline ma su un piano orizzontale, la transdisciplinareta’li immagina in una globalità.
premesse
CONTESTO: 

Nella parcellizzazione dei saperi, nel “disciplinamento” delle discipline, abbiamo pacificato le contraddizioni interne così come i moti di continuità tra i saperi, le assonanza, le similitudini che le attraversano e che le rendono parte di un tutto. Le abbiamo “pacificate”, rese meno “moleste”, meno pericolose. Normalizzate, direbbe Michel Foucault. Un’interpretazione della realtà e dei saperi in senso olistico, trandisciplinare, mira a superare queste divisioni, a restituire a guardare oltre la “smagliatura del reale” (e qui cito Luigi Ghirri) quella componente di unità profonda che attiene all’orine dei linguaggi e delle discipline Rispetto a questa interpretazione la transdisciplinarita’ RESTITUISCE COMPLESSITÀ . Rende i campi disciplinari nuovamente fluidi: l’approccio transdisciplinare ci permette di restituire alle discipline la loro FLUIDITA’ FONDATIVA. 

Molti progetti nati nell’ambito dell’arte (e ancor più dell’architettura) contemporanea, sembrano orientati a restituire all’arte la possibilità di vedere “di più”. Penso a Birds, progetto realizzato a paliano (Zerynthia) in cui l’arte interagisce con l’ornitologia a partire da un’opera di Sol Lewitt che ospita la nidificazione degli uccelli. (dal One Hotel di Boetti, nel 1971, alla mostra Birds con interazione tra arte e ornitologia, al lavoro di Gianfranco Baruchello). D’altra parte è una “rivoluzione” che esperiamo tutti i giorni, la tecnologia la ha accolta in modo più efficace dell’arte: i nostri smartphone non sono strumenti transdisciplinari? Accolgono funzioni differenti in un unico strumento che ha una valenza ulteriore rispetto alla semplice somma delle singole funzioni. Se l’interazione con discipline come la danza, il teatro, la musica, ecc è ormai pienamente in essere nell’operatività artistica, la sfida sembra essere ora quella di far interagire campi del sapere differenti (arte con le scienze neurologiche, con la psicologia, con la politica, con l’agricoltura, con l’ornitologia, appunto…). È necessaria una visione non riduzionista, ma organica per affrontare le sfide che questo il modo contemporaneo pone, non solo alla politica, ma anche all’arte. 

NUOVE SFIDE: 

Come accogliere questo nuovo modo di pensare il sapere e le discipline in Italia? Le istituzioni si sono già interrogate in passato sui nuovi modi di conservazione di opere che superavano i confini linguistici classici (la performance, ad esempio), e ha per questo rivisto i criteri alla base del suo operare. È forse necessario oggi ripensare le FUNZIONI, il RUOLO, i CRITERI stessi degli operatori culturali.

proposte
PROPOSTE: 

RICONOSCIBILITA’: urgenza di collocare la professione dell’artista, in un contesto fiscale ed amministrativo possibile (ad oggi la professione di artista contemporaneo non e’ tutelata, ne esiste a livello fiscale). 

TRANSISTITUZIONALITA’: la necessita’ di collaborazioni incrociate tra Istituzioni di diversa natura. 

BOARD CURATORIALI DI DIVERSE DISCIPLINE: individuare personalita’ provenienti da diversi mondi che contribuiscano ad una visione completa. Questo puo’ avvenire all’interno di bandi, premi, fellowship, ma anche all’interno di istituzioni. 

BANDI TRANSDISCIPLINARI: creare realta’ e possibilita’ di sostegno alle multi discipline. 

FORMAZIONE: Deve essere fatta a piu’ livelli, toccando diversi campi. 

MAPPATURA DEL TERRITORIO: necessita’ di avere referenti che promuovano la realta’ culturale del territorio, per poter diffondere la culutra italiana contemporanea nel mondo. 

TESTIMONIANZA: http://www.talkingart.it/arte-contemporanea-2/interdisciplinarita-o-transdisciplinarita/ 

POST FORUM 
Rilevanza importante da parte del nostro tavolo è stata quella di lamentare l'effettiva mancanza di artisti in tutto il Forum. Ci rendiamo disponibili per l’individuazione di altri artisti, in una prossima edizione del Forum.