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PP6. Quale mercato per l'arte?

Nell'ultimo decennio la struttura del mercato dell'arte contemporanea è cambiata, soprattutto per la concorrenza generata dalle fiere e per gli interventi dei grandi investitori. Il mercato italiano dell’arte oggi pesa solo per lo 0.8% nel mondo e per il 2.5% in Europa. Quali sono gli aspetti destinati a condizionare i prezzi nel mercato dell’arte contemporanea? E chi sono gli attori rilevanti nella valorizzazione dell’arte in una prospettiva internazionale?


Report del tavolo
premesse
Il mercato italiano dell’arte oggi pesa solo per lo 0.8% nel mondo e per il 2.5% in Europa. Il problema più grande sentito dagli operatori rimane il fisco (iva al 22%) e la notifica. L’iva in Italia è molto alta rispetto ad altri paesi europei, inducendo i collezionisti ad acquistare lo stesso artista in altri paesi che hanno un regime fiscale inferiore. Anche la notifica ha un effetto spiazzante sul mercato. Le opere notificate sono soggette a vincoli da parte dello Stato in caso di vendita. Ma anche in caso di esportazione o prestiti ai musei queste opere necessitano di una grande quantità di permessi. Questo limita la loro circolazione e di conseguenza la creazione del valore. 
Altra criticità rilavata dai partecipanti al tavolo è il controllo sui collezionisti. Le case d’asta e le gallerie sono obbligate a rilasciare la lista con i nomi dei collezionisti, con la conseguenza diretta di scoraggiare gli acquisti in Italia. Nessuno è contento a fare un acquisto e il giorno dopo a trovarsi la Guardia di Finanza che inizia a fare controlli sul tuo conto. Risultato: prima che raggiungano i 50 anni le opere escono dal mercato italiano per non ritornare più e sempre più collezionisti decidono di acquistare all’estero, dove hanno accesso a più opere e dove viene rispettata la loro privacy.
proposte
- Armonizzazione europea dell’iva, del diritto di seguito e delle tasse su importazioni ed esportazioni di opere d’arte. 
- Portare la notifica da 50 a 100 anni. 
- Per promuovere la giovane arte italiana, eliminazione dell’iva per opere al di sotto dei 10,000 euro. 
- Defiscalizzazione totale delle donazioni. 
- Eliminare la tracciabilità