Chiara Pergola
Dopo gli studi in Architettura e la laurea in Biologia, si diploma in
Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con una tesi che
ridefinisce il concetto di macchina celibe in chiave femminista.
Lavora per alcuni anni all’interno di una multinazionale con un incarico
manageriale: da questa esperienza nasce il suo specifico interesse per
le modalità con cui le relazioni si strutturano nel presente sistema
economico. Parallelamente alla pratica artistica insegna matematica e
collabora con università, accademie e scuole d’arte. La sua ricerca è
stata esposta presso musei, fondazioni e luoghi di cultura tra i quali
La Triennale di Milano, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo
Marino Marini di Firenze, Galleria Civica di Modena, Fondazione San
Carlo di Modena, La Chambre Blanche a Québec. Il processo attraverso cui
qualcosa viene identificato come linguaggio è un elemento centrale
della sua ricerca, vicina alla poesia verbo-visiva. Per descrivere la
propria poetica ha individuato i termini di fisiologia artistica,
in opposizione ad una concezione “anatomica” dell’arte in cui l’opera
viene isolata dal contesto e dalle condizioni attraverso cui viene
prodotta. Un progetto particolare è rappresentato da Musée de l’OHM, museo-opera fondato all’interno di un comò del XIX secolo e collocato presso il Museo Civico Medievale di Bologna. Ad OHM è stata dedicata la 5a edizione della rassegna Esercizi di Stile, a cura di MAMbo e Accademia di Belle Arti di Bologna.